«Giura di bene e fedelmente adempiere le funzioni affidategli al solo scopo di far conoscere al giudice la verità»
Nato nel 2016 principalmente con l’obiettivo di creare un momento di confronto tra colleghi che svolgono la medesima attività di CTU all’interno del Tribunale di Bologna. Con la nascita dell’albo CTU on-line si sono ampliati gli obiettivi del gruppo anche verso la formazione ad oggi obbligatoria per certificare le competenze risultanti all’interno dell’albo CTU del Ministero di Grazia e Giustizia.
L'obiettivo principale del gruppo è essere e rappresentare un gruppo di supporto per chi intraprende la carriera di CTU.
Inoltre altri obiettivi sono:
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avanzare proposte in tema di percorsi di formazione, in ottemperanza alle linee guida del Tribunale, relativamente alle specialità che ogni CTU dovrà certificare all’interno della sua pagina dell’albo on line nel sito del Ministero di Grazia e Giustizia;
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affiancare la commissione formazione al fine di predisporre corsi specifici che partendo dalla conoscenza delle nozioni di base e degli orientamenti giurisprudenziali, rappresentino un supporto alla corretta applicazione della legge e una corretta valutazione per quanto concerne le responsabilità̀ civili e penali dei CTU;
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collaborare con agli altri ordini ad iniziative su aspetti di notevole impatto per tutte le problematiche relative allo svolgimento dell’attività di CTU.
Il Ctu è un Consulente Tecnico, un professionista che, grazie alle sue comprovate capacità professionali, certificate dall'iscrizione in determinati albi e/o ordini professionali (ingegneri, architetti, periti, geometri), svolge mansioni come ausiliare del giudice.
Nominato dunque dal Giudice, il suo compito è quello di fornire risposte tecniche, esaurienti e sintetiche per agevolare il giudice nella decisione finale.
La figura professionale del Consulente Tecnico d'Ufficio viene scelta dal Giudice per le procedure, sia civili che penali, e si propone di effettuare perizie, stime e valutazioni, molto spesso anche consulenze tecniche. Presso tutti i Tribunali viene istituito un apposito Albo destinato ai CTU del Giudice. Tale albo consiste in uno specifico registro contenente i nominativi di quei soggetti aventi capacità professionali tali da poter svolgere l'attività di consulenti incaricati direttamente dal Giudice al fine di effettuare diversi compiti specifici, quali: stime, valutazioni e consulenze tecniche.
In linea generale, il Presidente del Tribunale è il responsabile del registro contenente i nominativi dei CTU e presiede il Comitato deputato a deliberare sulle ammissioni all'albo dei Consulenti Tecnici d'Ufficio. Il ruolo del Presidente del Tribunale è fondamentale nelle attività di vigilanza rivolte ai CTU. Esso infatti, nell'esercizio delle sue funzioni, può intraprendere provvedimenti disciplinari nei confronti dei Consulenti Tecnici d'Ufficio che non abbiano adempiuto agli obblighi relativi ai propri incarichi o che abbiano una condotta morale o professionale non idonea.
Il consulente tecnico d'ufficio (o CTU) svolge la funzione di ausiliario del giudice lavorando per lo stesso in un rapporto strettamente fiduciario nell'ambito delle rigide e precise competenze definite dal Codice di procedura civile. Scopo del CTU è quello di rispondere in maniera puntuale e precisa ai quesiti che il giudice formula nell'udienza di conferimento dell'incarico e di relazionarne i risultati nell'elaborato peritale che prende il nome di Consulenza Tecnica d'Ufficio; può essere chiamato a "chiarimenti" (verbali o per iscritto) dal Tribunale.
Il CTU dunque, in qualità di "tecnico ausiliario" del giudice, fondamentalmente deve:
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rispondere ai quesiti effettivamente posti, senza esorbitare. Nel caso sorgano questioni, ad esempio in riferimento all'interpretazione del quesito, farle dirimere direttamente al Tribunale, eventualmente sentite le Parti in Udienza;
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essere assolutamente obiettivo nell'espletamento dell'incarico, differenziando i fatti dalle opinioni: è possibile infatti che il CTU - quando richiesto - esprima valutazioni e considerazioni soggettive;
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adottare il medesimo "metro" con le argomentazioni delle Parti (rigido, oppure flessibile, evitando "due pesi e due misure")
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confrontarsi con i rispettivi consulenti di parte se nominati;
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chiedere eventualmente al giudice come agire qualora si verifichino circostanze non previste al tempo del conferimento dell'incarico (ad es. spese considerevoli da sostenere per l'incarico e per eventuali indagini);
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può richiedere (ed essere autorizzato) a giovarsi di un cosiddetto "ausiliario", fermo che la responsabilità integrale delle conclusioni rassegnate nella relazione finale è solo e solamente del CTU.
La consulenza tecnica d’ufficio è un settore in cui da sempre i professionisti tecnici svolgono un ruolo di primo piano e che richiede sempre più frequentemente rilevante specializzazione e responsabilità.
Componenti
Referente in Consiglio: Laura Clotilde Bergonzoni
Coordinatore: Monica Bianchi
- Bernardetta Ascani
- Antonella Bodenizza
- Luca Brunamonti
- Astrid Caldironi
- Rosalia Cifuni
- Andrea Gandolfi
- Maria Angela Giorgini
- Roberta Monti
- Roberto Nanetti
- Lucia Occhialini
- Francesco Vona
- Andrea Zagni